LA SUA INFELICITA’ DOVUTA A UN IMPLACABILE “ODIO” DA PARTE DI SUA MADRE

Storie di pessimi rapporti tra madre e figlia sono molto più frequenti di quel che si tende a credere. In proposito vi è stata un’apposita trasmissione sulla RAI e sono frequenti anche sms da parte di ragazze ad altre trasmissioni televisive.
In questa sede, pertanto, mi limito ad un accenno alla storia di una cinquantenne, vissuta nel tormento di sentirsi odiata dalla madre. Risultò abbastanza chiara la connessione con il trauma subito dalla madre durante la propria infanzia per aver avute sottratte le cure parentali a causa della nascita di una sorellina. Nel rapporto con la figlia riviveva il su citato evento.
Si ricorda che, lo scatenamento delle reazioni da parte del centro della paura, nella fattispecie gestite transferalmente, è attribuibile al fatto che la sottrazione della prestazioni della madre (della madre, in questo caso), viene percepita come pericolo di morte. Ciò poiché la madre è vissuta come facente parte essenziale di sé e costituisce il complemento di vitali competenze nei confronti dell’Io del/la figlio/a, fisiologicamente incompetente, quindi assolutamente dipendente dalle cure parentali.